Laboratori attivati nell'Anno Accademico 2010 - 2011
Incontro multimediale tra l’
I.T.C.G. “G. Caruso”
e
l’UNITRE di Alcamo
Docente:
prof.ssa Francesca Di Bernardo
L’inarrestabile processo di sviluppo delle nuove tecnologie sta modificando
profondamente e inesorabilmente i comportamenti di ogni essere umano, in
tutte le fasce d’età.
Lo scopo
del corso è di introdurre i partecipanti al nuovo contesto informativo e al
mondo di Internet, dando loro le conoscenze di base e la possibilità di fare
pratica con i mezzi tecnologici messi a disposizione dalla Rete.
Le
lezioni sono interattive, la discussione è costantemente stimolata, i
partecipanti sono motivati a riflettere e ad applicare le conoscenze
acquisite, la teoria è supportata da esempi ed esercitazioni pratiche. I
partecipanti sono incoraggiati a lavorare e a discutere insieme
supportandosi reciprocamente e con la presenza dei “facilitatori” alunni
dell’I.T.C.
Programma:
1 –
L’hardware : componenti e funzioni
2 –
Periferiche di input e output
3 –
Ambienti operativi : i Software
4 – Il
Desktop, le icone, la barra delle applicazioni
5 – Le
finestre di Windows
6 –
Gestione di file e cartelle
7 –
Presentazione del programma di videoscrittura Microsoft Word
8 –
Internet : che cos’è e a che cosa serve. Cosa si deve fare per
connettersi a internet
9 –
Navigazione con il browser Internet Explorer
10 – La
Posta elettronica : creazione e utilizzo di un account di posta elettronica,
scrivere un messaggio, allegare un file, leggere un messaggio, eliminarlo
Assistenti:
Studenti
I.T.C.G. “G. CARUSO”
Docente:
prof.ssa Maria Fundarò
Sarà una guida alla
risoluzione dei problemi riguardanti:
·
l’utilizzo dei più comuni
software su piattaforme Microsoft Windows
·
i browser web
·
il proprio antivirus
·
il download dei file
·
il backup dei dati
·
la gestione delle e-mail
·
il funzionamento del sistema
operativo o le parti che compongono un computer.
Dopo una prima fase in
comune, seguiranno dei mini corsi individuali, per meglio rispondere alle
singole esigenze. Non si dovrà fare altro che chiedere e, in uno o più
incontri, verranno fornite le informazioni desiderate.
"ICONE" SU TAVOLA CON LA STAMPA E
L’USO DELLA FOGLIA D’ORO
Docente:
Prof.ssa Francesca Viola
Nell’arte
bizantina e russa l’“ICONA” è un’immagine sacra dipinta su tavola di legno,
che rispetta dei canoni prestabiliti.
Il termine
icona deriva dal greco “EIKONA = IMMAGINE”. Esprime la religiosità
dell’Oriente Cristiano ed in particolare del popolo russo, nelle cui case è
posta in alto, nell’angolo più bello della casa, e guida lo sguardo verso
l’Altissimo.
L’ICONA nasce
dal profondo del cuore, ed è un insieme di:
PREGHIERA,
ARTE, ESPRESSIONE DI FEDE, ESPRESSIONE
DI DIO.
Nel
laboratorio che andremo a fare ci serviremo di immagine a stampa che
trasferiremo sul legno, apportando nella lavorazione qualcosa di personale.
Docente: prof.ssa Rosa
Ferrarella
Il termine “macramè”
deriva dall’arabo “mahramatun” (“griglia
intrecciata” o “nodi intrecciati”) o dal turco “maqrama”
(“fazzoletto” o “frangia”).
Tutti i popoli
orientali hanno sempre dato prova di grande maestria nell’arte di
annodare i fili in vari modi decorativi.
Importata in occidente
dai marinai intorno al 1400, questa tecnica di tessitura ricevette
ulteriore impulso e perfezionamento a Genova, e fu utilizzata per creare
merletti usati nell’abbigliamento femminile e nell’arredamento .
Oggi si va affermando
il micro – macramè per creare dei bijoux
particolari ed unici, utilizzando ogni tipo di filato e perline di vario
genere o pietre semipreziose.
La tecnica di
lavorazione è la stessa del macramè, ma i lavori sono in formato “mini”,
L’obiettivo di questo
laboratorio è quello di far rivivere questa antica tradizione in forma
attuale e di creare qualcosa di particolare per se stessi.
La tecnica è facile e
semplice; occorre soltanto possedere una certa predisposizione e
manualità per dare sfogo alla propria creatività.
Docente:
Gaspare Di Pasquale
Lo scopo del corso sarà
quello di indirizzare gli alunni ad una corretta impostazione dello
strumento e la sua impostazione (accordatura) ed all’esecuzione di brani o
accordi semplici.
Il programma verrà svolto
in otto lezioni così ripartite:
1.
conoscenza generale dello
strumento;
2.
impostazioni generali
(accordatura e modo di tenerlo in mano);
3.
studio e conoscenza del
pentagramma;
4.
studio dei simboli musicali;
5.
inizio di alcune melodie
semplici;
6.
inizio dello studio di
accordi (maggiori, minori, ecc…);
7.
studio di brani semplici
tramite l’uso di accordi;
8. studio del ritmo degli accordi.
Docente:
prof. Gaudia Ingoglia
Qual è il significato
della parola yoga ? Essa deriva dalla radice sanscrita “yug”
che significa legare insieme il corpo e l’anima, unire la realtà esterna
a quella interna e scoprirne una diversa da quella esterna, che ci fa
soffrire.
Per molti è solo una
ginnastica nella quale il corpo assume strane e difficili posizioni. Lo
Hatha yoga comprende le varie posizioni (Asana)
e le tecniche di respirazione utili per migliorare il fisico e
rasserenare la mente.
Il seguire questa
disciplina con costanza permetterà ai partecipanti di prendere
consapevolezza del proprio corpo, di giungere all’approfondimento dei
principali esercizi da eseguire durante gli incontri. Ciò che rende
prezioso il tempo dedicato a questa attività è che si imparerà ad
indirizzare la respirazione (prana
=energia vitale) nelle varie parti del corpo
rendendole così vitali. Il principio che è alla base dello yoga pratico
è la lentezza dei movimenti ed il frequente mantenimento delle posizioni
che permettono ai muscoli, ai tendini ed ai legamenti di rafforzarsi e
di rassodarsi ed alle articolazioni di diventare elastiche; la sua
pratica non è disgiunta dalla “presenza mentale” che sarà l’anello di
unione tra la realizzazione di un esercizio ed il suo prenderne
consapevolezza.
Attraverso il
“silenzio” da rispettare durante l’incontro si imparerà ad aderire alle
proprie emozioni; la “presenza mentale” costruisce la sensazione, ma
respinge la costruzione del pensiero che logora l’uomo.
Praticando con
regolarità lo yoga si otterranno i seguenti risultati:
1 – Corpo più
vigoroso ed elastico
2 – Agilità e armonia
nei movimenti
3 – Eliminazione
della tensione, del nervosismo e dell’insonnia
4 – Aumento
dell’energia e della vitalità
5 – Capacità di
autocontrollo e serenità
Docente: prof. Rosaria
Margagliotti
Il presente progetto è
frutto di anni di studio e lavoro svolto nel settore del fitness e
dello sport in generale e dell'esperienza personale che ha avvicinato la
docente in prima persona ad altre culture europee, specialmente quella
tedesca, nonché dell'esperienza diretta nel recupero della funzionalità
del proprio corpo, in stretta collaborazione con centri di
riabilitazione.
Così dalla
sperimentazione, analisi e studio di tecniche di riabilitazione
individuali, la Margagliotti realizza
programmi di lavoro motorio applicabili in gruppo di allenamento
collettivo. Partendo dalla considerazione che "a dolori
muscolo-articolari si associano posture alterate, sedentarietà,
inattività motoria e sovrappeso, ecco che anche i più piccoli e semplici
gesti quotidiani vengono a svolgersi con sempre più difficoltà. E se a
tutto ciò aggiungiamo il normale processo di invecchiamento fisiologico,
anche la qualità della vita viene a essere compromessa".
Obiettivo del progetto
è:
promuovere e
diffondere l'idea che una corretta attività fisica, commisurata alle
singole esigenze del gruppo, contribuisce a rendere la vita stessa
migliore e a vivere con maggiore agevolezza e soddisfazione.
Attraverso
l'esecuzione di esercizi di allungamento muscolare globale ed esercizi
di tonificazione, proposti sia a carico
naturale che con l'ausilio di piccoli attrezzi, si ottiene il
riequilibrio delle strutture muscolo-articolari.
Docente: prof.ssa
Maria Alesi
La
palestra della mente è uno
straordinario luogo di
allenamento delle facoltà mentali per realizzare uno stato di
serenità, tranquillità,
benessere indispensabile per il
miglioramento della qualità della
vita. La Palestra della mente rappresenta un eccezionale laboratorio
esperienziale in cui si possono
imparare molteplici strumenti per dare continuità alle attività
orientate allo sviluppo dell'autostima.
E'
un'esperienza intima e
intensa di contatto e conoscenza con il proprio io.
La nostra
mente, di solito, è
attraversata da un flusso di pensieri, ricordi, ansie, rancori, desideri,
preoccupazioni, paure, speranze. La
mente è costantemente al lavoro, anche quando dormiamo. Questa
condizione comporta un grande quantitativo di energie che necessitano di
essere rigenerate.
La
palestra della mente intende
allenare i partecipanti al
Rilassamento Mentale, condizione indispensabile per il benessere,
l'armonia, la serenità,
la gioia,
l'entusiasmo, l'autostima.
Lo scopo della palestra è
di ripulire la mente dalle contaminazioni e di favorire lo sviluppo
dell'attenzione, concentrazione, fiducia in sé stessi e negli altri, calma e
gioia, per condurci al benessere
desiderato.
Allenare la mente
è un'attività che coinvolge l'intero
sistema
corpo-mente-spirito
e che produce effetti benefici sull'organismo: lo
stress si elimina e il sistema
immunitario si rafforza.
Gli esercizi si basano
sulla concentrazione per superare quel muro di confusione che ci impedisce
una lucida comprensione della realtà, lo scopo è quello di
purificare la propria mente
depurando il pensiero dai sentimenti negativi che avviliscono il nostro
essere.
La
palestra della mente propone
esercizi di rilassamento,
meditazione, visualizzazioni guidate, ascolto supporti audio e video,
strumenti indispensabili per espandere la propria
mente a nuove possibilità.
L’uomo è teatro.
Da spettatore a
spett-ATTORE.
Un
omaggio a Augusto Boal
Diretto da
Piero Artale
– Coop. “Piccolo Teatro” – Alcamo
Augusto Boal ha definito il Teatro con un’affermazione che può incuriosire, che si può condividere o rigettare: «l’uomo “è” teatro».
Essa rappresenta il punto
di partenza per una forma di comunicazione sociale – da
Boal chiamata Teatro
dell’Oppresso – che opera un’analisi collettiva con la quale il gruppo
dei partecipanti è direttamente coinvolto nella ricerca di soluzioni alle
problematiche poste.
Nel teatro
ci si serve della voce del
corpo, delle
espressioni ed
emozioni, di un
alfabeto
gestuale che viene riproposto
quotidianamente da ogni persona nella propria vita.
Ogni essere umano, infatti, è capace di recitare – agire, ogni
persona produce azioni e osserva gli effetti di queste nell’ambiente
circostante, nella grande ribalta della società. Per A.
Boal, dunque,
«tutti
possono fare teatro … anche gli attori»
perché ognuno ha, o si propone di avere la capacità di vedersi in azione, di
essere consapevole delle sue azioni e di avere coscienza di questa sua
consapevolezza. Pensiamo, ad esempio, a un commerciante che per vendere la
propria merce assuma un atteggiamento cortese, aperto, sorridente con
chiunque.
Ma il punto
più alto della “teatralità”,
della “spettacolarità” l’uomo lo
mostra nella reale dura prova del suo
pathos quando esprime la grandezza delle sue passioni, La nudità delle
sue sofferenze è commozioni coinvolgendo l’umanità che lo osserva a provare
paura e pietà e con essa ristabilire l’equilibrio con la Natura nel sublime
momento catartico della purificazione finale.
Non è
accaduto forse tutto ciò che nei 70 drammatici giorni tra agosto – ottobre
Docente: dott. Giovanni Calvaruso
Sappiamo che al teatro
moderno va ascritto un solo genere, la “commedia”, la quale racchiude in
sé quelle che
nell’antichità erano “commedia” e “tragedia”. E questo in nome del
“realismo”, che sa che le vicende umane sono un miscuglio spesso
inestricabile di quelle due componenti. Cosi ogni drammaturgo nella sua
opera vira verso l’una o
verso l’altra di esse. Ebbene, per la “commedia” l’Unitre
ha già il suo gruppo, la cui opera è di rara efficacia e sensibilità.
L’istituzione di questo
nuovo gruppo dovrebbe servire a dare più spazio al versante “tragedìa”,
versante che, come sappiamo, nella maggior parte dei casi è in lingua; e
questo è un ulteriore discrimine, il più evidente.