Laboratori attivati nell'Anno Accademico 2013 - 2014
Incontro multimediale tra l’
I.T.C.G. “G. Caruso”
e
l’UNITRE di Alcamo
Docente:
prof.ssa Francesca Di Bernardo
È un corso di
alfabetizzazione informatica per far acquisire competenze di base tramite i
ragazzi “Tutor”.
È un corso SPECIALE perché:
·
Ci sono gli “anziani” sui banchi di scuola che
vogliono imparare una materia così tecnica e apparentemente lontana dai loro
interessi;
·
Ci sono insegnanti speciali, i Tutor, ragazzi della
scuola con la funzione di insegnanti;
·
Accanto alla coppia “Anziano”-Tutor ci sarà il
professore di classe esperto in materia informatica;
Tre generazioni
che dialogano, collaborano, si stimolano a vicenda e formano una classe
speciale.
Il corso ha una durata di 20 ore
divise in 10 lezioni di due ore;
Le lezioni si tengono nelle aule
multimediali della scuola dotate di computer, scanner, videoproiettore,
stampante;
Ad ogni “anziano” viene affiancato un
ragazzo “Tutor” che lo guida durante tutte le lezioni.
Quali competenze si
acquisiscono?
·
Saper usare un programma di
videoscrittura;
·
Saper usare la posta
elettronica;
·
Saper usare Internet;
·
Apprendere nozioni e abilità per
fare calcoli (ad esempio con EXCEL);
·
Scaricare, elaborare foto
digitali;
·
Fare tante altre attività
interessanti e divertenti.
COMPUTER OLTRE IL LIVELLO BASE
Docente:
prof.ssa Maria Fundarò
Questo laboratorio si propone di approfondire tutti
quegli argomenti che di solito vengono affrontati in un corso di
alfabetizzazione per l’utilizzo del PC.
Saranno trattati i seguenti argomenti:
·
utilizzo dei più comuni software su piattaforme
Microsoft e Windows
·
i browser web
·
il download dei file
·
il backup dei dati
·
la gestione delle e-mail
GIARDINAGGIO
Docenti:
Ignazio Amaro – Salvatore Romano
Siamo consapevoli che un laboratorio di
giardinaggio, per essere svolto, richiederebbe molto più tempo dei cinque
incontri previsti, perché il mondo vegetale è ampio e vario. Infatti pur
volendosi limitare alle piante da giardino o d’appartamento, bisogna tener
conto che ognuna di esse, anche secondo la fascia climatica in cui vive, ha
bisogno di cure diversificate. In questi incontri, pertanto, l’argomento
sarà trattato in linea generale, senza l’aspettativa di acquisire competenze
particolari, ma con lo specifico obiettivo di suscitare nei partecipanti la
passione per il verde in generale. Questo percorso sarà un piccolo seme che
ogni corsista avrà cura di coltivare individualmente, secondo la propria
tendenza.
INGLESE
Docente: prof. Antonino Piccolo
Il corso si propone l’obiettivo di dare delle
conoscenze di base per un contatto con persone che parlino la lingua inglese
e che ci aiuti a capire elementi culturali diversi dai nostri.
Principale enfasi verrà data alla lingua parlata
poiché lo scopo primario è quello di poter comunicare.
Ci avvarremo del suddetto libro di testo che ci sarà
utile per memorizzare, ripetere ed analizzare quello che via via si andrà
imparando.
Si partirà dalle forme più semplici di saluto,
presentazione, espressione dei propri bisogni, informazioni personali,
la famiglia, il tempo libero, cose in casa e per strada, descrizione
delle cose, cibo e bevande, bisogni quotidiani, città e campagna, i
mercati, descrizione delle persone, abbigliamento, trasporto e viaggi,
e quant’altro potrà essere utile nella quotidianità.
Imparare una lingua straniera non significa solo
esprimersi in modo diverso ma apprezzare quanto di nuovo ci verrà proposto.
Cercherò di rispondere in modo quasi individuale a
quanto mi verrà chiesto dai corsisti ed il mio augurio è che insieme si
possa aprire una nuova porta verso un mondo esterno che , a volte, è
difficile da comprendere.
HATHA YOGA
Docente:
prof. Gaudia Ingoglia
Qual è il significato
della parola yoga? Essa deriva dalla radice sanscrita “yug”
che significa legare insieme il corpo e l’anima, unire la realtà esterna
a quella interna e scoprirne una diversa da quella esterna, che ci fa
soffrire.
Per molti è solo una
ginnastica nella quale il corpo assume strane e difficili posizioni. Lo
Hatha yoga comprende le varie posizioni (Asana)
e le tecniche di respirazione utili per migliorare il fisico e
rasserenare la mente.
Il seguire questa
disciplina con costanza permetterà ai partecipanti di prendere
consapevolezza del proprio corpo, di giungere all’approfondimento dei
principali esercizi da eseguire durante gli incontri. Ciò che rende
prezioso il tempo dedicato a questa attività è che si imparerà ad
indirizzare la respirazione (prana
=energia vitale) nelle varie parti del corpo
rendendole così vitali. Il principio che è alla base dello yoga pratico
è la lentezza dei movimenti ed il frequente mantenimento delle posizioni
che permettono ai muscoli, ai tendini ed ai legamenti di rafforzarsi e
di rassodarsi ed alle articolazioni di diventare elastiche; la sua
pratica non è disgiunta dalla “presenza mentale” che sarà l’anello di
unione tra la realizzazione di un esercizio ed il suo prenderne
consapevolezza.
Attraverso il
“silenzio” da rispettare durante l’incontro si imparerà ad aderire alle
proprie emozioni; la “presenza mentale” costruisce la sensazione, ma
respinge la costruzione del pensiero che logora l’uomo.
Praticando con
regolarità lo yoga si otterranno i seguenti risultati:
1 – Corpo più
vigoroso ed elastico
2 – Agilità e armonia
nei movimenti
3 – Eliminazione
della tensione, del nervosismo e dell’insonnia
4 – Aumento
dell’energia e della vitalità
5 – Capacità di
autocontrollo e serenità
Docente:
prof.ssa Rosalia Diviccaro
Espadrillas deriva
dal vocabolo catalano espardenya, esport è il nome di una pianta
mediterranea usata per fare le corde: lo sparto. Le espadrillas erano
calzature usate dai contadini fatte nei Pirenei dell’Occitania e della
Catalogna dal XIV secolo almeno. Oggi esistono nei Paesi Baschi negozi che
le realizzano da più di un secolo.
Fantasia e creatività sono innate in ognuno di noi,
abbiamo solo bisogno dell’occasione giusta che ci stimoli a tirarle fuori.
Il creare qualcosa con le proprie mani è una di queste opportunità ed è
fonte di soddisfazione e di gratificazione unica, che si accresce quando il
prodotto del nostro lavoro suscita il consenso degli altri.
Docente: prof.ssa Rosalia Diviccaro
Le origini del
Patchwork sono assai remote e le testimonianze incerte, ma è noto che già
5000 anni or sono questa lavorazione veniva praticata nel Vicino Oriente e
più tardi in Egitto. Si può dire che il Patchwork esiste da quando esiste il
tessuto, ma fu solo nel Medioevo che, nel suo cammino da est a ovest, giunse
in Europa. Ne furono veicolo i Crociati di ritorno dalla Terra Santa, che
avevano fatto proprio l’uso di indossare un corpetto trapuntato sotto
l’armatura, per proteggersi dalle asperità del metallo e dal clima. Questa
attività, praticata inizialmente fra gli strati umili della popolazione, in
terra di Albione si affinò e venne apprezzata anche negli ambienti facoltosi
ed aristocratici, sino a divenire il passatempo di dame raffinate, che vi
apportarono il loro personale buon gusto. Lavori ricchi e sofisticati,
caratterizzati da toppe piccolissime e da tessuti preziosi, quali la seta,
il velluto, il damasco e il broccato, meritarono all’Ottocento inglese il
titolo di “epoca d’oro del Patchwork.
docente:
Nuccia Gandolfo - pittrice
L’obbiettivo
didattico: portare l’allievo a rappresentare un’idea, un oggetto, un
paesaggio in modo diverso dallo stereotipo mentale sfruttando i mezzi e la
tecnica acquisiti
L’allievo lavora all’interno delle dimensioni
prestabilite di un foglio di album: il suo disegno risulta piccolo, con
pochi dettagli e quindi piatto; si coglie solo il contorno o la sagoma di
ciò che intende rappresentare.
Ora lavorando
su una tela di dimensioni maggiori si rende conto che il disegno risulta
vuoto e che quindi lo deve riempire con dettagli, ombre,luci,colori.
Rappresenta pertanto
l’oggetto in modo
tridimensionale. Si parlerà in particolare della tecnica ad olio e di
alcuni movimenti artistici.
Docente:
Irene Mistretta – Insegnante di
danza e coreografa
I balli di gruppo sono composti da una sequenza di
semplici passi, simmetrici e regolari che chiunque può imparare; sono molto
divertenti e spesso accompagnano allegre serate. Per chi vuole trascorrere
momenti di grande divertimento, il corso propone un repertorio di
balli molto vario per andare incontro ai gusti di tutte le età. Si inizierà
con gli allegri balli di gruppo, dai classici ai più recenti, gli animati
balli latini, i caraibici, sempre di gran moda e, a seguire, il brio della
dance (dal revival anni ’60 ’70 ’80, fino ai giorni nostri). Inoltre, per
gli appassionati delle danze etniche e folkloristiche, il corso proporrà,
tra gli altri contenuti musico-corporei, una rivisitazione dei balli
caratteristici di alcuni paesi del Mediterraneo, a cominciare dalla nostra
“contraddanza siciliana” … un percorso coreutico per tutti i gusti e tutte
le età. L’obiettivo del corso è certamente quello dello stare bene insieme,
con movimento e divertimento, due elementi indispensabili per il principio
“mens sana in corpore sano”.
GINNASTICA POSTURALE
Docente: prof. Rosaria
Margagliotti
Il presente progetto è
frutto di anni di studio e lavoro svolto nel settore del fitness e
dello sport in generale e dell'esperienza personale che ha avvicinato la
docente in prima persona ad altre culture europee, specialmente quella
tedesca, nonché dell'esperienza diretta nel recupero della funzionalità
del proprio corpo, in stretta collaborazione con centri di
riabilitazione.
Così dalla
sperimentazione, analisi e studio di tecniche di riabilitazione
individuali, la Margagliotti realizza
programmi di lavoro motorio applicabili in gruppo di allenamento
collettivo. Partendo dalla considerazione che "a dolori
muscolo-articolari si associano posture alterate, sedentarietà,
inattività motoria e sovrappeso, ecco che anche i più piccoli e semplici
gesti quotidiani vengono a svolgersi con sempre più difficoltà. E se a
tutto ciò aggiungiamo il normale processo di invecchiamento fisiologico,
anche la qualità della vita viene a essere compromessa".
Obiettivo del progetto
è:
promuovere e
diffondere l'idea che una corretta attività fisica, commisurata alle
singole esigenze del gruppo, contribuisce a rendere la vita stessa
migliore e a vivere con maggiore agevolezza e soddisfazione.
Attraverso l'esecuzione di esercizi di allungamento muscolare globale ed esercizi di tonificazione, proposti sia a carico naturale che con l'ausilio di piccoli attrezzi, si ottiene il riequilibrio delle strutture muscolo-articolari.
LABORATORIO TEATRALE
Diretto
da Pietro Artale
C’è chi sostiene che la struttura teatrale,
immaginata come un gigantesco corpo umano per le sue molteplici
articolazioni (edificio teatrale, palcoscenico, scene, fondali, quinte,
regista, attori, scenografi, luci, platea, loggione… e tante altre ancora)
abbia un’anima, come molti pensatori sostengono ce l’abbia il corpo umano.
Quest’anima ha un nome ed è: DRAMMATURGIA!
Il laboratorio teatrale dell’Unitre fedele al
raggiungimento delle finalità statutarie relative “alla formazione culturale
e sociale degli Associati mediante l’attivazione di incontri, corsi e
laboratori …”, per l’anno sociale 2013/2014, tra i tanti percorsi possibili,
intende affrontare quello della drammaturgia.
<< Cos’è la drammaturgia? Ci sono molte risposte
possibili, a seconda degli aspetti che si intende sottolineare. Alcune
risposte molto semplici sono: la scrittura per il teatro, composizione o
rappresentazione drammatica, l’arte e la tecnica di comporre drammi, la
poetica del teatro. Queste risposte non sono però sufficienti a spiegare
quali tecniche e quali considerazioni siano utili e necessarie affinché la
parola in teatro possa garantire il massimo di efficacia comunicativa. Non è
sufficiente scrivere delle frasi su un pezzo di carta e poi entrare in un
teatro e farle recitare o leggere per dare vita ad una valida drammaturgia
>>. (da: Grammatica Drammaturgica - introduzione all’artigianato della
scrittura teatrale – di Tiziano Fratus).
Il grande Eduardo De Filippo sulla drammaturgia
diceva: “Quello che io voglio darvi è il coraggio di scrivere“, agganciati
alla lunga catena di esperienze che vengono da lontano – a partire dal
Teatro Greco antico e Latino! – senza alcuna soggezione di chi è venuto
prima di noi, perché “la tradizione non è un retaggio del passato: è la vita
che continua”.