CORSI  Anno Accademico 2022-2023

Storia dell'arte   

 Storia ebraismo ad Alcamo  Colture del Mediterraneo

  Rifless. su testi e musica di cantautori

Tradizioni popolari   Architettura moderna   Archeologia

Astrofisica    Abbracciamo il bosco

  Medicina  Cineforum


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Storia dell’arte

Docente: prof. Francesco Melia

Il collezionismo siciliano nelle famiglie aristocratiche

 

Durante le lezioni del corrente anno accademico saranno analizzate le collezioni d’arte di due nobili famiglie siciliane: gli Alliata di Villafranca e i Lanza Branciforte di Mazzarino.

Le vicende delle antiche famiglie sono anche la storia di palazzi, ville e oggetti d’arte commissionati o acquistati attraverso le generazioni. Gli Alliata e i Lanza Branciforte rappresentano, insieme a poche altre famiglie, l’apice della grande aristocrazia dell’isola che ha espresso il suo potere anche attraverso le opere d’arte di cui si circondava. Le collezioni dei principi Alliata ancora oggi sopravvivono nel magnifico palazzo Villafranca in piazza Bologni invece gran parte della raccolta dei conti di Mazzarino è andata dispersa negli anni sessanta sul mercato antiquario. La storia di entrambe le famiglie è il paradigma di poche altre casate siciliane capaci di coniugare la ricchezza con l’intelligenza e la cultura e non con il mero parassitismo elitario.

 

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Storia dell’ebraismo ad Alcamo

Docente: dott. Sergio Dara

La comunità ebraica di Alcamo nel contesto del giudaismo siciliano del xv secolo

 

Il 1492 viene ricordato soprattutto per la scoperta dell’America anche se, in quel medesimo anno, si verificò un  altro avvenimento di grossa portata storica, da tanti sconosciuto: l’espulsione degli ebrei  dalla Sicilia e dal tutto il Regno di Spagna. La cacciata e la persecuzione di un popolo cioè, che ormai da secoli integratosi nella società siciliana (quindi siciliani a tutti gli effetti) fu espulso dal regno per motivi prevalentemente economico-finanziari, più che politico-religiosi, dai sovrani di Spagna.  Anche Alcamo, che aveva la sua Giudecca e la sua Sinagoga, fu interessata a questo fenomeno. Il corso si propone di mettere in luce i vari aspetti della vita degli ebrei siciliani in genere e di quelli alcamesi in particolare, dall’XI al XV secolo: dalle origini alla loro espansione, le usanze religiose e civili, l’organizzazione amministrativa e giudiziaria e la loro definitiva espulsione dal regno avvenuta il 31 marzo 1492, con editto firmato dai sovrani di Spagna Ferdinando II d’Aragona detto il Cattolico e Isabella di Castiglia. Sono previste due lezioni che tratteranno le seguenti tematiche:

1) L’ebraismo siciliano dalle sue origini fino all’espulsione del 1492;

2) Alcamo Judaica: storia, usi e costumi della comunità ebraica alcamese del XV secolo con visione e lettura di documenti originali e la proiezione di slides.

 

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Colture del Mediterraneo

Docente: ing. Piero Lo Monaco

L’Ulivo e l’Olio di Oliva nelle Culture del Mediterraneo

 

Ex omnibus stirpibus minorem impensam desiderat olea, quae prima omnium arborum est.

«Fra tutte le piante l’olivo è quella che richiede spesa minore, mentre tiene tra esse il primo posto»

È una delle frasi più celebri, scritta da Columella nel I secolo d.C. nel suo trattato dedicato all’agricoltura (De Rustica, V, 8, 1).

            La storia dell’olivo è vecchia quanto la civiltà mediterranea. Quasi 6000 anni fa le comunità di agricoltori che occupavano le regioni litoranee del Mediterraneo Orientale, sull’attuale costa siro-palestinese, iniziarono a selezionarne le varietà e scoprirono che era possibile ricavarne un liquido denso ed oleoso, utile per la cosmetica, di sapore aromatico e gradevole, che poteva facilmente essere usato come combustibile.

            L’olivo – scrive Christophe Boureux, membro dell’ordine Domenicano, dottore in Teologia ed in Antropologia religiosa – è l’albero civilizzatore per eccellenza in tutto il bacino del Mediterraneo».

            La storia dell’ulivo (Olea Europea) si intreccia a quella del Mediterraneo, di cui ne è simbolo, nutrimento e cifra paesaggistica. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, addirittura prima dell’uomo, come testimoniano i ritrovamenti di foglie fossili. C’è qualcosa di magico in questa pianta dalla bellezza austera, le curvature antiche, le fronde splendenti, le mille virtù e i molteplici usi. Racchiude in sé longevità, bellezza e abbondanza, tanto da rendersi insostituibile per le civiltà mediterranee, al punto che fa dire allo storico francese Fernand Braudel «là dove finisce l’ulivo finisce il Mediterraneo».

            L’olivo è una pianta fondamentale per i popoli del Mediterraneo, in grado da millenni, con la sua influenza, di plasmare paesaggio, cultura e tradizioni. Nel «suo modo di stare al mondo e di comporre con lo spazio e con il tempo» (J. Tassin, naturalista e botanico) l'olivo regala alle religioni e alle culture mediterranee un benedetto surplus di dolcezza.

            Nessun’altra pianta, ad eccezione del grano, ha avuto nella storia della nostra specie la stessa importanza dell’olivo, in grado di influenzare alimentazione, cultura e religione e di contribuire alla nascita della moderna civiltà mediterranea. Le inconfondibili fronde nodose e ricurve degli olivi hanno modellato il paesaggio del Mediterraneo e i loro frutti hanno offerto sostentamento a numerose civiltà, dal Medio Oriente alla Grecia, dall’Italia alla Spagna. “Due sono i liquidi particolarmente graditi al corpo umano: dentro il vino, fuori l’olio”, scriveva Plinio il Vecchio nel suo celebre trattato Storia naturale. “L’olio è una necessità assoluta e l’uomo non ha sbagliato nel dedicargli i suoi sforzi per ottenerlo”.

            L’olio di oliva e la civiltà mediterranea intrecciano le loro storie come in un viaggio epico. La storia della civiltà mediterranea è straordinaria, un racconto simile all’Iliade o all’Odissea, un viaggio epico pieno di eroi che hanno lasciato il segno e uno dei protagonisti indiscussi è l’olio di oliva.

            Le sue vicende si annodano attorno al percorso stesso fatto dall’uomo e lo stesso olio è stato motivo di progresso per la civiltà mediterranea. Gran parte della bellezza di questo viaggio passa attraverso l’olio e l’utilizzo creativo che l’uomo ha fatto nel corso dei secoli. Tucidide scrisse: “I popoli del Mediterraneo cominciarono a uscire dalla barbarie quando impararono a coltivare l’olio e la vite.”

            Ebbene, sembra che la civiltà mediterranea abbia basato il proprio progresso sulla coltivazione e sulla vendita dell’olio di oliva, utilizzato non solo per scopi alimentari ma anche per l’illuminazione, per la cosmesi e per l’unzione. Ad oggi non esiste un solo prodotto, al di fuori dell’olio di oliva, che abbia mostrato tutta questa versatilità di utilizzo.

            In questa breve presentazione non può essere tralasciata la tradizionale Dieta Mediterranea, dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’Unesco nel 2010, un patrimonio millenario, frutto dell’intersezione tra i popoli e le culture del bacino del Mediterraneo.

            Il corso si articolerà in due incontri: nel primo incontro saranno narrate la storia e la cultura dell’ulivo e dell’olio nel bacino del Mediterraneo e l’utilizzo dell’olio negli ambiti non alimentari. Nel secondo incontro sarà illustrato l’uso prettamente alimentare.

 

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Riflessioni su testi e musica di cantautori

Docente: Ernesto D’Angelo

Presentazione di Canzone d’Autore Italiana:

un laboratorio poetico e musicale

 

Dopo aver ammorbato gli occhi dei generosi e misericordiosi astanti nei cinque anni in cui alquanto indegnamente ho cercato di imparare (insegnando !) cosa il cinema fosse e rappresentasse per quello che junghianamente viene inteso come inconscio collettivo, adesso (cedendo all’indubbio fascino partenopeo di Angela Papa), cercherò coi pochi e stortignaccoli mezzi a mia disposizione di spiegare ai partecipanti al corso la poetica, la musicalità, il messaggio e lo stile dei quattro autori italiani di canzoni che hanno definito e dato lustro perenne alla forma-canzone.

Ossia Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Franco Battiato e Paolo Conte.

L’intento è far innamorare l’uditorio dei loro magnifici connubi in cui musica non banale, talvolta ricercata, s’è sposata con testi fatti di autentica poesia.

Un viaggio in cui profezia, consapevolezza, dolore, memoria, trascendenza e contraddizioni dell’esistere sono solo colorazioni, al contempo casuali e volontarie, di quel misterioso ed ineffabile continuum spazio-temporale che per brevità chiamiamo vita.

- La rigorosa Legge Morale di un anarchico: Fabrizio De Andrè.

- L’invisibile congerie d’umori della Vita Interiore: Ivano Fossati

- Gli assi cartesiani dell’Occhio Interiore: Franco Battiato.

- Uno chansonnier di raffinato jazz nei bistrot di provincia: Paolo Conte.

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Tradizioni Popolari

 

·       Prof. Carmelo Montagna

 

 

Indagine e relazioni tra mercati storici e ordini mendicanti medievali nei quattro Mandamenti a Palermo

 

 ·       Prof. Salvino Li Vigni

 

Aspetti folklorici e patrimonio immateriale di Palermo. Canti suoni e giochi di strada

 

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Architettura moderna

Architetto: prof. Bino Ferrara

Il contemporaneo nell’antico

 

Una riflessione sul progetto del nuovo nel contesto dell’intervento sulle preesistenze architettoniche del passato

 

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 Archeologia

Docente prof. Antonino Filippi

 

Isole vicine, culture lontane. L’arcipelago maltese nella preistoria e i suoi rapporti con la Sicilia

Antonino Filippi – archeologo (Università degli Studi di Roma 2 “Tor Vergata”)

Posto al centro del Canale di Sicilia, l’arcipelago maltese appartiene dal punto di vista geologico e geografico al più vasto arcipelago siciliano. Tuttavia, la sua storia plurimillenaria non sempre ha seguito quella dell’Isola maggiore, ma ha avuto sovente un percorso autonomo e del tutto singolare, specialmente nel corso della Preistoria.

Pur se controversi, i dati ci dicono che l’uomo giunse a Malta all’inizio del Neolitico provenendo dalla Sicilia, sviluppando inizialmente una cultura ad essa parallela. Nel corso del V millennio a.C., e soprattutto nei due millenni successivi, nell’arcipelago maltese nascerà una cultura del tutto nuova e sconosciuta in Sicilia. Infatti, Malta e Gozo diventeranno l’epicentro mediterraneo di una civiltà megalitica che avrà nell’edificazione di grandi templi la sua manifestazione più rilevante. Questi enormi edifici, realizzati tecnicamente sul modello di strutture coeve dell’area atlantica dell’Europa, avranno delle particolarità costruttive che faranno di Malta un caso unico e originale nella preistoria europea e mediterranea. Solo il declino della “civiltà dei templi megalitici” porterà nuovamente, nel corso dell’antica età del Bronzo, la popolazione dell’arcipelago maltese ad incrociare quella siciliana, con un percorso culturale parallelo, ma pur sempre dissimile, almeno fino all’arrivo dei Fenici nel corso dell’VIII secolo a.C.

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Astrofisica

Incontro in videoconferenza con la prof.ssa Violette Impellizzeri

 

Il buco nero al centro della nostra galassia. Osservazioni

 

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Economia e finanza

Funzionari della Banca d’Italia

 

1. La gestione del risparmio. Rischi e rendimento

2. Le caratteristiche di sicurezza delle banconote

3. Strumenti di pagamento alternative al contante

4. Le tutele del cliente bancario insoddisfatto.

 

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Abbracciamo il bosco

Docente: Prof. Ignazio Messana

 

Un invito ad esplorare il territorio che ci circonda per scoprire piccoli angoli a noi sconosciuti.

Osserveremo piante che hanno rivestito un ruolo importante nell’economia contadina: la ferula (usata per costruire sedie, tavolini etc.), la disa (che serviva per fare corde e ceste), la palma nana (per lavori di intreccio, scope, etc.), il sommacco (per la concia delle pelli) e numerose piante officinali.

Ammireremo la mitica peonia (rosa di montagna) dai petali delicati di colore bianco, rosa, fucsia e le piccole bellissime orchidee selvatiche, veri e propri tesori della natura.

Odoreremo piante aromatiche: il finocchio selvatico, il timo, la ruta, la menta, l’assenzio, l’origano.

Sono previste tre passeggiate nei boschi di Monte Bonifato, Bosco di Calatubo e Monte Finestrelle luoghi elettivi di alcune piante. Le escursioni si concluderanno presso le aree attrezzate con griglie per arrostire. 

 

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MEDICINA

 

·        PSICHIATRIA

Docente: dott.ssa Alessandra Adamo e dott. Giuseppe Marchese

 

Aspetti sociali delle malattie della mente

Una delle caratteristiche che ci distingue dalle altre viventi è la capacità di avere una certa consapevolezza di ciò che è dentro di noi da ciò che è fuori di noi. Le anomalie delle attività psichiche che sottendono tale consapevolezza si riverberano su tutti e due i domini. In questi due incontri cercheremo di esaminare alcuni di questi aspetti

 

·       CARDIOCHIRURGIA

Docente: dott. Giuseppe Bianco

La valvola aortica

 

·       RADIOLOGIA

Docente: Dott. Mario Vallone

Radiologia interventistica

 

 

·        ORTOPEDIA

Docente: Dott. Giuseppe Russo

 

Relazione fra patologie reumatiche ed alterazioni osteoarticolari. Diagnosi e cure

 

 

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Cineforum

 

I tre film che saranno proiettati presso il cinema Esperia affronteranno tematiche diverse:

 

·       “Quasi nemici – L’importante è avere ragione” (2017) di Yvan Attal.

Film francese sullo scontro/incontro/dialogo/alleanza tra differenze.

 

·       “Il signore delle formiche” (2022) di Gianni Amelio 

Tematica forte: violenza sociale. Riguarda la vicenda di Aldo Braibanti (1922-2014), poeta, drammaturgo, studioso delle formiche che venne condannato nel 1968 per aver plagiato un giovane. Un’imputazione che celava e stigmatizzava l’accusa di omosessualità e che costrinse Braibanti a due anni di carcere.

 

·       “E’ stata la mano di Dio” (2021) di Paolo Sorrentino

Drammatico, autobiografico, vero e proprio romanzo di formazione con e su elaborazione (creativa) del dolore

I film potrebbero subire delle variazioni

 

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