la Sicilia nell'Italia Liberale
Docente:
prof.
Stefano Milotta
Il corso su “Storia della Sicilia e della Sicilianità”
quest’anno verterà sulle condizioni dell’isola nel contesto dell’Italia
liberale: avendo già trattato lo scorso anno l’unificazione nazionale e i
governi della Destra storica, ora ci occuperemo di quelli della Sinistra
storica, in particolare dei governi di Crispi e di Giolitti.
Essendo consapevole che la realtà non può essere
interpretata con le categorie del “tutto o niente”, eviterò di assumere
posizioni unilaterali, al contrario preferirò quelle problematiche, tali da
stimolare il dibattito fra i soci dell’UNITRE che parteciperanno al corso.
Confronterò la Sinistra con la Destra storiche,
rilevando le differenze nei programmi, e le somiglianze nell’effettiva azione
governativa, constatando come l’effettiva distinzione si sia verificata tra
paese reale e paese legale.
Tratterò dei governi di Crispi e mi soffermerò sulle
sue contraddizioni tra il Siciliano rivoluzionario, che è stato al fianco di
Garibaldi nella Spedizione dei Mille, e lo statista autoritario, colonialista,
che ha danneggiato l’economia della sua isola e ne ha sciolto i Fasci dei
lavoratori, il primo tentativo di lotta sindacale organizzata, che intendeva
superare il ribellismo anarcoide dei lavoratori maltrattati.
Rileverò anche le contraddizioni di Giolitti, che con
la sua politica pragmatica, ha introdotto una serie di riforme avanzate,
applicabili solo nella società del Nord Italia, avviata a diventare moderna e
industrializzata, lasciando il Sud nel sottosviluppo di una società semifeudale.
Accennerò in un excursus alla Questione meridionale e
in particolare all’andamento del divario tra Nord e Sud, problematiche tornate
d’attualità in seguito all’approvazione della legge sull’autonomia
differenziata.
ARGOMENTI TRATTATI:
La Sinistra storica; cenni sulla Questione
meridionale.
Crispi e i Fasci dei lavoratori.
La Sicilia nell’età giolittiana.
Il "Giorno della memoria" e il "Giorno del ricordo"
Docente:
prof.
Benedetto Barranca
Con le leggi n. 211 del 20 luglio 2000 e n. 92 del 30
marzo 2004 la Repubblica italiana ha istituito, rispettivamente, il “Giorno
della Memoria” (27 gennaio) ed il Giorno del Ricordo” (10 febbraio) per
commemorare, nell’ordine, la Shoah e la tragedia delle foibe e dell’esodo degli
italiani dalle terre istriane, fiumane e dalmate.
Le due norme prevedono, soprattutto per le scuole di
ogni ordine e grado, l’organizzazione di cerimonie, iniziative, incontri e
momenti di narrazione dei fatti e di riflessione su quanto è accaduto.
Per quanto sopra, essendo l’UNITRE scuola ed ente di
promozione culturale e volendo rinfrescare e tenere viva la “memoria” ed il
“ricordo” delle due tragedie, si propone una discussione sulle seguenti due
tematiche:
1) L’ideologia antisemita, le teorie razziste e leggi
razziali nell’Italia fascista
2) La “Giornata del ricordo”: per non dimenticare le
foibe e l’esodo istriano e giuliano dalmata.
Nel primo appuntamento, partendo dal decreto di
Ferdinando d’Aragona ed Isabella di Castiglia (1492) con il quale fu disposta
l’espulsione degli Ebrei dalla Spagna sulla base della dottrina della “purezza
del sangue” (limpieza de sangre), analizzeremo la nascita delle teorie razziste
(Arthur de Gobineau) e, quindi, il Mussolini antisemita attraverso le sue leggi
razziali del 1938 e la sua politica antiebraica dopo la nascita della RSI.
Nel secondo incontro, seguiremo il destino di alcune
terre della Venezia Giulia dal Trattato di Rapallo (1920) al Trattato di Parigi
(1947) ed al Trattato di Osimo (1975), evidenziando, in particolare, le vicende
degli anni 1943-1954, quando si verificarono le uccisioni di massa (foibe) e
l’esodo istriano e giuliano dalmata.
Docente: prof. Vincenzo Amodeo
Docente: Vincenzo Amodeo La storia spesso è raccontata
esclusivamente attraverso gli eroi, i re, i nobili, i notabili. È un susseguirsi
di dinastie, genealogie, battaglie e trattati di pace. Anche nella nostra realtà
di Alcamo gli storici si sono occupati di principi, baroni, cavalieri e
notabili. Eppure come si domandava Bertol Brecht[U1] nella famosa poesia: “Tebe
dalle sette porte, chi la costruì?”. Le piramidi furono costruite dagli schiavi
e non dai sovrani, non fu Cesare a sconfiggere i Galli ma furono i suoi soldati.
Insomma i protagonisti della storia sono proprio coloro che da essa sono stati
esclusi, respinti in una condizione di subalternità economica e culturale dal
potere politico delle classi dominanti. Come diceva il grande storico Braudel si
tratta di ricercare <<i gesti ripetitivi, le storie silenziose e quasi obliate
degli uomini, le realtà di lunga durata, il cui peso fu immenso e il rumore
appena percettibile>>. Ad Alcamo la storia dei potenti si è identificata con la
proprietà della terra, dalla quale derivava benessere economico e potere
politico. Il “miraggio della terra” è stata per secoli l’aspirazione principale
dei contadini alcamesi che quella terra la lavoravano duramente, senza ricavarne
manco i mezzi per la sussistenza. Si tenterà di ripercorrere la storia del
nostro territorio ribaltando la prospettiva usuale: Nel rapporto città-campagna,
privilegiando la campagna e nel rapporto proprietari-contadini, privilegiando
quest’ultimi. Dopo alcuni cenni ai feudi che la Mensa Arcivescovile di Monreale
possedeva nel territorio alcamese e alle terre dei Gesuiti si descriveranno in
maniera approfondita alcuni casi diversi di riforma fondiaria nel tempo: - La
censuazione dei beni ecclesiastici: ex feudo di Scalilla; - L’assalto al
latifondo nel periodo fascista: Borgo Fazio e Borgo Ummari - La legge regionale
n. 104/1950 di riforma agraria in Sicilia: ex-feudo Valdibella.
Storia
contemporanea
Docente: Prof.ssa Giuseppina Ferraro
Il Diritto di invecchiare
Con la metodologia del “problem solving” si metterà in
rilievo il valore degli anziani nella ricostruzione della storia familiare e
sociale, dalla quale sono derivati i diritti costituzionali italiani e la
specifica legislazione nazionale; quindi attraverso uno sguardo sul mondo sarà
ripercorso il “Piano di azione internazionale sull’invecchiamento “adottato
dall’ONU.
Leggere la globalizzazione
Attraverso gli strumenti messi a punto da un
recentissimo modello storiografico, che mette al centro della ricerca il ruolo
dei mari e degli oceani, si ripercorrerà il processo di internalizzazione
dell’economia sino ai suoi possibili sviluppi futuri per sottolinearne anche le
opportunità.
Il sessantotto attraverso la sua iconografia
L’arte del Novecento si apre al mondo e lo racconta.
Attraverso i manifesti del ’68 e la loro evoluzione artistica si ripercorrerà un
movimento che dalla Sorbona di Parigi si è diffuso in tutto il mondo, segnando,
sin dal suo esordio, sviluppi contraddittori narrati dalla recente storiografia
Letteratura Contemporanea
Siciliana
Docente: prof.
Mario Inglese
1) Attualità de “Il Gattopardo”:
Storia, società e antropologia nel capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
2) Scrivere la Sicilia: Attraverso
l’analisi di alcuni scrittori e scrittrici – tra cui Consolo, Bufalino,
Camilleri e Agnello Hornby – l’autore illustra come la Sicilia sia
co-protagonista di intere opere letterarie, determinandone presupposti
antropologici, sottocodici culturali e, assai spesso, specifici moduli
espressivi e linguistici.
Il
passaggio dal Latino all’Italiano
Docente: Prof.ssa
Caterina Tola
L'argomento "Il passaggio dal latino all'italiano" si
propone di presentare i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo alla lingua
latina e, attraverso gli eventi storici, politici, sociali, la sua
trasformazione nelle lingue neolatine, con particolare riferimento all'italiano
di cui si analizzeranno varie espressioni e vocaboli.
Filosofia
Docente: prof. Mimmo Neri
Verità e realtà. Dal mito della Caverna all’epistemologia contemporanea.
Cercherò, affrontando questa ardua tematica, di fare un excursus
storico-filosofico sul rapporto verità-realtà a partire dalla filosofia
occidentale fino ai più recenti sviluppi teorici del Novecento. Dal punto di
vista concettuale, il percorso si snoda tra il concetto di verità greco,
espresso dalla parola “alètheia”, a quello più recente che trova la sua
manifestazione nella condizione postmoderna contemporanea, passando attraverso
gli sviluppi storico-culturali che hanno visto emergere diverse visioni del
mondo e relative “immagini vere” della realtà.
Il punto di vista del relatore, vicino alle posizioni fenomenologiche
husserliane, e il “racconto” dell’evoluzione del pensiero filosofico focalizzato
sul tema proposto vogliono, infine, stimolare un confronto e un dibattito tra i
partecipanti.
Letteratura Greca
Docente: prof.ssa Giovanna Marsala
Introduzione agli spettacoli tragici di Siracusa (stagione 2025)
Il coraggio di vivere nell’”Edipo a Colono” e nell’ “Elettra” di Sofocle.
Attraverso l’analisi delle due tragedie si rifletterà sulla grande forza degli
eroi sofoclei che ci invitano a resistere e ad accettare con serenità
l’imprevedibilità e la fragilità della condizione umana.
Il palazzo del Quirinale e i suoi arredi francesi
Il palazzo del Quirinale, sede del Presidente della Repubblica Italiana, è uno
degli edifici più rappresentativi della storia italiana. Prima palazzo dei
pontefici, poi residenza imperiale e successivamente reale, è stato nel corso
dei secoli ampliato, rimaneggiato e riarredato. Oggi l’immenso edificio contiene
opere d’arte e arredi rari e preziosi provenienti in larga parte dai palazzi
reali e granducali degli stati preunitari.
Quadri, arredi, sculture, arazzi e perfino fontane furono trasferiti a Roma per
abbellire la reggia dei sovrani d’Italia causando una delle più gravi
dispersioni che la storia del collezionismo italiano abbia mai registrato. Gli
storici dell’arte con acume e pazienza stanno tentando di ricostruire le vicende
storiche delle opere custodite nel palazzo del Quirinale pertanto oggi siamo in
grado di stabilire le vicende del bureau de plat del nostro Presidente della
Repubblica o la storia della superba raccolta di arazzi esposti nei saloni del
palazzo.
Posto preminente tra le opere d’arte decorative, custodite nel palazzo, hanno
gli arredi francesi, commissionati da Luigi XV, re di Francia, per sua figlia
Madame Louise Elisabeth, andata in sposa al duca di Parma e quelli commissionati
dalla stessa duchessa agli ebanisti francesi e italiani.
Pochissimi degli ospiti ai grandi banchetti di Stato sono a conoscenza che le
preziose porcellane di Sevres sono un dono reale a Madame Louse Elisabeth dal
suo regale padre.
Gli oggetti belli e preziosi possono esercitare sempre un grande fascino per il
loro valore estrinseco ma è la loro storia a renderli unici e irripetibili.
Le dimore della famiglia Alliata di Pietratagliata
Il corso traccerà le vicende storiche ed artistiche di due residenze palermitane
legate alla medesima famiglia: il palazzo Termine in via Bandiera e la villa
Pietratagliata in via Serradifalco. Il primo è uno dei pochi esempi di dimora
nobiliare quattrocentesca mai abbandonata ma ristrutturata, adeguata ai canoni
estetici del settecento, riqualificata con interventi novecenteschi in stile
neogotico ed oggi residenza dei principi di Baucina.
La seconda, pur essendo uno degli esempi più interessanti di architettura
ottocentesca in Sicilia, ha avuto una sorte assai più triste. Edificata a
partire dal 1883 in stile neogotico dall’architetto Francesco Paolo Palazzotto,
per volontà di Luigi Alliata di Pietratagliata, è stata abbandonata e
vandalizzata. Oggi l’imprenditore Giovanni Sammaritano ha affrontato importanti
lavori di restauro destinandola a struttura alberghiera.
Architettura moderna
Docente: Arch. prof.
Bino Ferrara
Le meraviglie dell’architettura: dall’Antico al Contemporaneo
L’uomo nel corso dei secoli non ha mai cessato di sentire l’esigenza di
dimostrare la sua creatività e genialità, costruendo in ogni parte del globo
strutture sempre più alte, più ardite, più gloriose. Nei nostri incontri
coglieremo il retroscena culturale e tecnologico di alcuni magnifici edifici
civili e religiosi che hanno contraddistinto la storia del costruire, quelle
meraviglie dell’architettura che sono la narrazione della civiltà umana.
Diritto
Docente: Don
Fabio Angileri
1) Diritto nell’ordinamento civile: le fonti
del diritto e il sistema di formazione ed entrata in vigore delle leggi
nell’Ordinamento Italiano.
2) Diritto nell’ordinamento canonico: Il sistema
Penale della Chiesa
La crisi della religione
cristiana nell’epoca contemporanea
Docente: prof. Augusto Cavadi
Le chiese, sia cattoliche che protestanti,
sono ormai frequentate al massimo da 1 cittadino su 4.
Questa crisi della religione cristiana è dovuta alla
decadenza morale della società o agli studi teologici che hanno messo in
discussione certezze dogmatiche da secoli indiscusse?
Storia del melodramma
Prof.ssa Vita Cammarata
1) Il melodramma: genesi, ascesa e declino del
melodramma.
2) Conoscenza di un compositore tra i più
rappresentativi.
3) Fruizione di un’opera
Presentazione di Canzone
d’Autore Italiana
Terzo Percorso: un laboratorio poetico e musicale
Prof. Ernesto D’angelo
Dopo aver attentato per ben due anni alle
orecchie dei poveri partecipanti facendo passare la propria enciclopedica crassa
ignoranza musicale per competenza, attraverso una lazzaronesca circumnavigazione
di alcune fanìe del riuscito sposalizio tra musica di qualità e testi
dall'indubbio spessore poetico di otto autori italiani (De Andrè, Fossati,
Battiato, Conte, Guccini, De Gregori, Bennato e Finardi), come il più dabbene
dei criminali il curatore di detto itinerario torna sul luogo del delitto. E
cercherà di spiegare la grandezza (che notoriamente rifugge asfittiche prassi
ermeneutiche) di altri quattro cantautori italiani (in Inglese songwriter) che
hanno dato integrità e splendore alla forma-canzone della nostra sofferta
Italia.
Ossia Lucio Battisti (con Mogol e Pasquale Panella),
Lucio Dalla, Pino Daniele e Fabio Concato.
Frammenti di storia condivisa che s’è fatta fedeltà
generazionale prima che testimone da passare ai posteri.
- Sì, Viaggiare: elegiache emozioni del quotidiano
vissute tra respiri, sospiri, tuffi (al cuore) ed enigmi ermetici: Lucio
Battisti.
- Com'è profondo il mare: l'eloquio incantato di
istantanee delle recondite contraddizioni esistenziali: Lucio Dalla.
- Lazzari Felici: il blues colto, popolare e globale
delle ctonie cavità partenopee: Pino Daniele.
- GIGI e altre storie: rimembranze e malincomiche
domeniche bestiali di una Milano nascosta: Fabio Concato.
Cineforum
Moderatore: prof. Ernesto D’Angelo
Presentazione della Rassegna Cinematografica
2024/2025
1) Confidenza di Daniele Lucchetti. - narra di un
professore che si invaghisce di una sua ex studentessa. I due istaurano una
relazione sentimentale. Ma … durante un litigio, i due si legano a vita
rivelandosi un segreto indicibile.
2) Marcello mio di Christophe Honorè. – parla di
Chiara Mastroianni, ossessionata da ogni parte dalla figura (ingombrante in
quanto leggenda del cinema!) del padre Marcello. Allora decide di riportarlo in
vita attraverso di lei. Cioè … inizia a farsi chiamare Marcello, vestendosi come
lui e insistendo sul fatto che d’ora in poi pretende di essere vista come un
attore.
3) La Zona di Interesse di Jonathan Glazer – ha vinto
due Oscar. Il comandante di Auschwitz, Rudolf Hob, e sua moglie Hedwig riescono
a realizzare il loro sogno di una vita con una famiglia numerosa, una casa e un
grande giardino in un bel terreno. Peccato che quel terreno è direttamente
adiacente al muro del campo di sterminio ….
L’ulivo
nell’Arte, nella Letteratura e nelle Religioni
Docente: ing. Piero Lo Monaco
L’ulivo costituisce da tempo immemorabile un elemento
culturale che per il suo intrinseco valore simbolico è presente in molte
espressioni artistiche, letterarie e religiose. Durante il corso verrà descritto
quanto l’ulivo (ed anche l’olio) è stato rappresentato, raccontato e considerato
nell’Arte, nella Letteratura e nelle religioni.
La
bellezza e l'intelligenza delle piante
Docente: arch. Vincenzo Settipani
L'idea parte dalle varie domande che mi sono posto:
perché i frutti delle piante sono rotondi e/o rotondeggianti e mai di forme
piatte o irregolari cioè spigolosi?
Perché molte piante hanno i frutti di colori forti e
vivaci?
Ma soprattutto concentrano tutta la loro esistenza e
la loro attività alla procreazione. La ricerca si conclude quindi con la
considerazione che il Divino Creatore ci ha concesso che la bellezza e l’amore
regolino il mondo. Se non ci fosse la bellezza non ci sarebbe vita.
Abbracciamo il bosco
Prof. Ignazio Messana
Un invito a visitare Monte Bonifato, sito
d’importanza comunitaria e riserva naturale istituita per salvaguardare il
territorio di ragguardevole interesse storico, archeologico e botanico.
Monte Bonifato, massiccio montuoso calcareo che si
eleva 825 mt. sul livello del mare, è al centro dell’area storico culturale che
la bibliografia archeologica definisce elima. La rilevanza del sito, ad iniziare
dalle fasi finali della preistoria, appare evidente grazie ai numerosi reperti
archeologici rinvenuti: una lamella di ossidiana, un’ascia levigata in granito,
frammenti fittili a motivo piumato dell’VIII-VII sec. a.C., numerose ceramiche a
decorazione incisa e a decorazione geometrica dipinta del VII-VI sec. a.C. nello
stile di Sant’Angelo Muxaro, unitamente a ceramiche a vernice nera di
importazione siceliota del V sec. a.C.
Di epoca medievale rimangono, ancora oggi visibili, il
castello di architettura sveva, il serbatoio pubblico denominato “la
Funtanazza”, le cisterne, due torri diroccate, resti di abitazione, la cinta
muraria, la porta Regina, le neviere, frammenti fittili di catini invetriati in
giallo, verde e bruno dell’XI-XII sec., e dalla monocroma verde del XII sec. e,
infine, frammenti ceramici invetriati del XIII-XIV sec. Nel 1332 Federico III
d’Aragona cercò di (ri)popolare il Bonifato, ma la costruzione del castello di
Alcamo (1350) causò l’abbandono del Monte che non sarà più significatamente
abitato.
Il bosco di conifere (Pino d’Aleppo, Pino domestico, Cipresso) misto a
latifoglie (Leccio e Roverelle) è il risultato di un rimboschimento avviato nel
1919 e che è, ancora oggi, l’ecosistema prevalente. Numerose le piante che hanno
rivestito un ruolo molto importante nell’economia contadina: la Ferula, la Disa,
la Palma nana, il Sommacco, il Frassino, l’Euforbia. E ancora: piante
officinali, aromatiche e alimurgiche. Il comprensorio di Monte Bonifato ospita
inoltre un numero considerevole di orchidee, alcune di elevato valore
biogeografico e la mitica e bellissima Peonia dai petali delicati colore rosa,
fucsia, bianco e rosso.
I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO
Dott. Antonio Coppola -
neuropsichiatra infantile
Dott.ssa Francesca Spatola
– Terapista psicomotricità dell’età evolutiva
Dialogo tra il Neuropsichiatra infantile e la
Terapista di psicomotricità dell’età evolutiva sui disturbi del neurosviluppo.
In due incontri si approfondiranno:
1) La teoria della Mente e le false credenze.
I meccanismi neurosensoriali che sottendono le
difficoltà di comunicazione e di interazione sociale in età evolutiva.
2) Dal bambino iperattivo all’adolescente – adulto
problematico.
Molti segnali e comportamenti della condotta ad
esordio precoce sono predittivi di disturbi antisociali nell’adulto.
I relatori attraverso video, slides ed esperienze
personali, in funzione dell’età, evidenzieranno sintomi, comportamenti e
strategie educative sui diversi fattori di stress ambientale
(famiglia-scuola-società) che possono innescare una sintomatologia manifesta dei
due disturbi.
CARDIOCHIRURGIA
Docente: dott. Giuseppe Bianco
Le malattie dell’arteria Aorta
ANESTESIA
Docente: dott. Francesco Matisi
L’anestesia – La paura dell’ignoto
Conosciamola più da vicino per capire
cos’è, come viene applicata e come funziona
NEFROLOGIA
Dott. Gaspare Giorlando
Dalla malattia renale cronica al trapianto
DIABETOLOGIA
Dott. Vincenzo Provenzano
L’Obesità –Malattia non Democratica
NEUROPSICHIATRIA
INFANTILE
Dott. Prof. Angelo Vecchio
Adolescenti oggi – che succede?