Corsi attivati dall'UNITRE di Alcamo nell'Anno Accademico 2015-2016
Quattro racconti di Jorge
Luis Borges
Docente:
prof. Baldassare Carollo
Il corso
di Letteratura si articolerà in quattro lezioni su J. L. Borges.
Dopo un'introduzione sul grande scrittore argentino verranno
letti quattro racconti, uno per ogni incontro.
Partendo
dalle suggestioni e dall'analisi critica dei racconti si
costruirà una trama di fili, di rimandi letterari e filosofici
che intesserà un discorso aperto con finestre sulle visioni
occidentali e orientali senza limiti o ancoraggi specialistici.
Le lezioni saranno semplici; come una conversazione e un dialogo
tra amici animati dalla voglia di conoscersi di più,
confrontarsi e di costruire insieme una via.
La vita è un romanzo
(e ognuno di noi ne è ora
protagonista ora vittima)
Progetti – sogni – successi –
delusioni – dolore - felicità
Docente:
prof. Francesco Benenati
Con qualche
inquietudine ho sentito tempo fa De Crescenzo dire: “Mi sento come
quelli a cui è stato concesso un mese di ferie . . . e tre settimane son
già passate”. Ebbene?
Con l’Unitre
tanto più dolce sarà assaporare, insieme, la vacanza che ci rimane
all’insegna della cultura, del rispetto e dell’amicizia.
I Classici sono
sempre attuali ed eterni, e lo sono perché aiutano a riflettere (specie
nei tempi difficili). Quest’anno lo facciamo con due autori latini
(Apuleio e Cicerone) e uno greco (Luciano).
·
Apuleio
(Metamorfosi, ovvero l’Asino d’oro) - sec. I d.C.
·
Cicerone
(epistole) - sec. I a. C. una vita tra il paradiso della cultura e
l’inferno della politica.
·
Luciano (dialoghi
dei morti) - sec. I a.C.
uno spirito
arguto e corrosivo che dialogando coi morti ci induce
a pensare a noi, vivi, oggi.
E se
è vero che “un uomo che legge ne vale due”, uno dell’Unitre che ascolta
ne vale pure tre perché scambia le idee sue con il vicino (il prossimo
tuo del Vangelo) e sviluppa anticorpi contro il pensiero unico dominante
che tanti guai ha prodotto in passato e rischia di produrne ancora.
Monicelli dixit:
“Gli
italiani cercano sempre qualcuno che pensi al posto loro.
La cultura è
un tessuto a trama UNIVERSALE (cfr. Universus /Universitas)
Storia della Sicilia, dei Siciliani e della Sicilianità
Docente:
prof. Stefano Milotta
Il corso sulla
Storia della Sicilia, dei Siciliani e della Sicilianità quest’anno avrà
come tema centrale la rivoluzione del Vespro (1282).
Gli Angioini,
dopo avere sconfitto e ucciso Manfredi, figlio naturale e successore di
Federico II, si insediarono sul trono del Regno di Sicilia (comprendente
anche l’Italia meridionale). I Siciliani, non sopportando la loro “mala
signoria”, li cacciarono dall’isola con la rivoluzione del Vespro.
In un primo tempo
i rivoltosi tentarono di reggersi in liberi comuni, chiedendo la
protezione del papa (e ottenendo per risposta la scomunica), ma
successivamente, guidati dalla nobiltà, offersero la corona della
Sicilia al re Pietro III d’Aragona, a condizione di essere governati
come regno autonomo.
La Sicilia
aragonese combatté la lunga guerra del Vespro contro gli Angioini non
solo per impedir loro di riconquistare l’isola, ma anche nel tentativo
di conquistare a sua volta l’Italia meridionale, cioè il resto del
Regno.
Il Vespro ha
avuto larga risonanza soprattutto nel periodo risorgimentale ed è stato
assunto tra i miti fondanti della nazione italiana (è citato nell’Inno
di Mameli). Insieme al Parlamento, istituito da Federico III d’Aragona,
è stato esaltato come vanto e fondamento della “nazione” siciliana. Gli
storici ne hanno dato differenti interpretazioni.
Ho assunto il
Vespro come uno degli snodi centrali della storia della Sicilia, non
certo per una condivisione dell’orgoglio nazionalistico dei
sicilianisti, ma perché ad esso possono essere ricondotti due aspetti
essenziali della sicilianità: il ribellismo del popolo e
l’indipendentismo della classe dirigente, che si riproporranno
frequentemente nel corso dei secoli.
Il Vespro esplode
come moto di popolo e si conclude con il “libero donarsi” al regno
d’Aragona da parte della classe dirigente nobiliare, che pone come
condizione l’autonomia, da intendersi come conservazione delle “antiche
prerogative” (leggi “antichi privilegi”).
Pertanto il corso
verterà, oltre che sulle vicende storiche del XIII e XIV secolo
(dominazione angioina e aragonese, rivoluzione e guerra del Vespro),
anche sui due filoni sopra citati: il ribellismo e l’indipendentismo.
Saranno passati in rassegna i moti popolari fino al secondo dopoguerra e
le varie rivendicazioni di autonomia, o indipendenza, fino al
separatismo e all’autonomia speciale della regione Sicilia.
I Siciliani hanno
saputo compiere delle vere rivoluzioni, o si sono limitati a delle
esplosioni di rabbia irrazionale (le cosiddette jacquerie)? Hanno
effettivamente lottato per affermare la loro identità di nazione libera
e indipendente, o sono stati strumentalizzati dalle classi dirigenti,
che sotto la bandiera dell’autonomia in realtà intendevano mantenere lo
status quo dei loro privilegi?
Gli argomenti che
verranno trattati offrono lo spunto per riflettere sulla realtà odierna,
oltre che su quella del passato; si prestano a varie interpretazioni, e
ritengo possano stimolare il dibattito e la partecipazione attiva dei
soci che frequenteranno i seminari.
Il corso si
articolerà in quattro incontri, che verteranno sulle seguenti tematiche:
Il Vespro; il Ribellismo; la Sicilia aragonese; Quale indipendenza per
la “nazione” siciliana.
Docente:
dott. Antonio Alfano
Il
Castellazzo di Monte Jato e il contesto territoriale del Belice destro nel
medioevo
Il
risultato dei nuovi scavi presso la villa del Casale di Piazza Armerina
Docente:
prof. Ignazio Messana
Primo incontro:
·
Visita alla catacomba paleocristiana di Villagrazia di Carini
La necropoli di Villagrazia di Carini, con i suoi
oltre 3.500 mq di superficie scavata, rappresenta una delle testimonianze
più significative dell’architettura funeraria del primo Cristianesimo nella
Sicilia Occidentale e punto di riferimento, di primaria importanza, di una
comunità agiata e aperta alle relazioni con l’area mediterranea. Il
complesso catacombale (IV-VI/VII sec. d.C.) conserva una ricca tipologia di
sepolture parietali e pavimentali, arcosoli e cubicoli spesso impreziositi
da affreschi di ispirazione bibliche, la tomba a “mensa”, il loculo e la
fossa terragna scavata sul piano pavimentale delle gallerie.
E’ una cavità a sviluppo orizzontale (110 m) ubicata
in località Villagrazia di Carini, una delle emergenze naturalistiche più
interessanti della Sicilia per le significative testimonianze
paleontologiche e archeologiche che ha restituito e che, in parte, ancora
conserva.
Il deposito fossilifero è costituito da una fauna di
grandi mammiferi del Pleistocene siciliano, che le datazioni più recenti
collocano in un arco cronologico compreso fra i 118.000 e 174.000 anni fa.
Le prime testimonianze di insediamenti umani
risalgono alla fase finale del
Paleolitico superiore (12.000 anni fa circa) documentate da pregevoli
incisioni parietali (figure zoomorfe) e da abbondante industria litica.
Secondo incontro:
·
Visita a Monte Finestrelle
Il Monte, (660 m) è un sito di interesse comunitario, ubicato nel territorio di Gibellina, di grande rilevanza paesaggistica e archeologica. Il rilievo prende il nome dalla necropoli scavata nella roccia con tombe, del tipo a grotticella artificiale, le cui aperture sembrano delle piccole finestre. Sulla vetta, che raggiungeremo dopo avere percorso comodi sentieri all’interno dell’oasi boschiva, sono ancora visibili le tracce di un insediamento protostorico. Tra i materiali rinvenuti da una serie di ricognizioni: uno scarabeo egiziano in steatite, grani di collana in ambra, osso e pasta vitrea, una presa zoomorfa, un’ansa configurata a testa umana e frammenti ceramici decorati a meandri.
Lo studio dei reperti archeologici e
dell’architettura funeraria della necropoli forniscono un quadro cronologico
che appartiene ad un orizzonte culturale “protoelimo” da collocare tra il IX
e l’VIII sec. a.C..
Palermo
nella
storia, nell’arte e nella memoria
Docente: prof.ssa Giuseppina Migliorino
Le numerose “occasioni culturali” che si sono
succedute recentemente a Palermo, mi hanno stimolato a destinare quest’anno
gli incontri di arte ad una più attenta conoscenza di questa città.
Gli incontri si svolgeranno come un viaggio nel
tempo, attraverso l’analisi di opere più o meno note ma che rappresentano la
vera anima di questa città.
3 incontri:
1 – Dalle origini al periodo arabo – normanno
2 – Rinascimento e Barocco
3 – Dal ‘700 al liberty
La
comunicazione delle “cose” esposte
Strategie di
presentazione nei musei di archeologia
Docente:
prof. Aldo Accardi
Docente: Ernesto D’Angelo
Seconda annualità di quella sorta di Cirannino del
Bignami
di una qualsiasi “Breve storia del cinema” (già parzialmente svolta con
incedere di elegante claudicanza), il corso si prefigge l'ancor più ingrato
compito di raccontare in ulteriori quattro incontri (la fatica si fa
esiziale!), ed in modi sempre più ludici che epistemologici (anzi facendosi
un plateale “baffo” di ogni presunta scientificità della trattazione, ma
mantenendo un suo rigore formale), un altro lacerto della storia della
“settima arte”, prendendo le mosse da
un grande maestro del neorealismo italiano (che seppe fare tanto altro...),
per atterrare (si spera non – atterrire -...) in lande prossime a quella
irripetibile stagione del cinema italiano che rese le “atellane”
materiale d'indagine socio-antropologica. La chiamavano -commedia
all'italiana -. E faceva del “castigat ridendo mores” la sua ragion d'essere
ed operare.
Gli argomenti trattati saranno:
·
Il galante amaro sguardo di un umanista gaudente: il cinema di Vittorio De
Sica.
·
Il trasognato immaginario del quotidiano: come la provincia
osserva(va) il mondo nel cinema di Federico Fellini.
·
L'interagente dadaista estraneità
(al mondo) di un gentiluomo: Jacques Tati.
·
L'indolenza ferina : indagine su uno sberleffo di gran classe, dove tutti
i difetti italici erano messi alla berlina in maniera ferocemente impietosa.
Fenomenologia della commedia all'italiana.
Nonni e genitori sereni: prendersi
cura di sé a tutte le età
Docenti:
Dott.ssa Lilia Marsa, Dott.ssa Simona De Simone
Per prendersi cura dell’altro ognuno necessita, prima
di tutto, di prendersi cura di se stesso. Quando attenzione e cura per se
stessi passano in secondo piano, diventando genitori o nonni, si rischia di
compromettere il proprio equilibrio e la salute. Proprio in questi passaggi
decisivi del ciclo di vita è fondamentale restare al centro di se stessi per
stare bene e, allo stesso tempo, essere “porto sicuro” per gli altri
importanti. Il corso tratterà questo tema in forma esperienziale, cioè
favorirà lo scambio comunicativo delle esperienze personali di ciascuno, al
fine di scoprire e potenziare la propria capacità di essere anche “buoni
genitori di se stessi”.
Pregiudizi, favole nere e
esotizzazioni. Uno sguardo sul mondo rom
Docente: prof. Michele Mannoia
Ancora oggi, le parole utilizzate nei confronti del
popolo rom richiamano immagini stereotipate che creano un ordine iniquo.
L’universo rom è stato troppo spesso semplificato e arbitrariamente
generalizzato. Nel corso degli incontri, proveremo ad avviare un dibattito
serrato e a stimolare un confronto sulle presunte differenze tra il mondo
dei Rom e quello dei non Rom e sui rischi derivanti dall’adozione di
politiche differenziali fondate sull’appartenenza etnica. L’obiettivo
principale di queste giornate di studio sarà, dunque, quello di mettere in
evidenza come la cosiddetta “questione rom” sia una costruzione artificiale
che risponde all’esigenza di relegare tale dibattito nell’alveo delle
politiche di sicurezza urbana, piuttosto che in quello della tutela dei
diritti delle persone. La compiuta riflessione su tali dinamiche consentirà
pertanto di riflettere non solo sulle difficoltà ma anche sulle potenzialità
di un incontro tra universi che sembrano essere distanti e inconciliabili.
Storia e Arte del settecento
Docente:
prof.
Francesco Melia
Il Settecento è stato per la città di Alcamo il
secolo d’oro per le arti.
L’attiva committenza nobiliare ed ecclesiastica ha
lasciato un grande patrimonio artistico e monumentale che sarà il
protagonista del corso di quest’anno.
Verrà analizzata la produzione di pittori come
Antonino Grano (1660-1718) e Guglielmo Borremans (1670-1744) o di scultori e
stuccatori come Giacomo Serpotta (1656-1732) e la sua prestigiosa cerchia.
Non verranno altresì tralasciate le suppellettili liturgiche d’argento ed i
preziosi paramenti custoditi nelle chiese alcamesi.
Le opere d’arte del XVIII secolo ad Alcamo saranno
opportunamente confrontate con quelle coeve presenti in altre chiese e
palazzi siciliani.
Giornalismo di inchiesta –
Giornalismo e verità – Giornalismo on line
Docente:
Prof. Benedetto Barranca
Nell’epoca dei social network, c’è ancora spazio
per il giornalismo d’inchiesta? Quali regole ne garantiscono la qualità? E,
ancora: quali caratteristiche deve avere oggi un giornalista d’inchiesta?
Le “notizie” sono sempre vere? Come nascono e quali
sono le fonti? Chi decide la notizia?
Nel fare informazione, che cosa è cambiato con
l’avvento del giornale online? La “carta stampata” è destinata a scomparire?
Sono gli interrogativi di riferimento per il corso
che si propone e che sarà articolato in tre incontri.
Si tratterà, se così possiamo dire, di semplici
“assaggi” di tematiche complesse e di grande attualità, sulle quali
proveremo ad aprire delle finestre nel tentativo di aiutare a comprendere
meglio come funziona, ai vari livelli, il mondo dell’informazione.
Questo il cammino che seguiremo:
1° incontro:
Il giornalismo d’inchiesta: come nasce, come si
caratterizza.
2° incontro:
La notizia ed il dovere della verità
3° incontro
Il giornale online ed il futuro dell’informazione
giornalistica.
·
Immunologia
Docente:
prof.
Francesco Dieli
1)
Le cellule
staminali
2)
Le
malattie della povertà
·
Osteopatia
Docente:
dott.ssa Chiara Lucchese
Conosci il tuo corpo, conosci te
stesso.
Tra disfunzione e postura
L obbiettivo è di dare degli strumenti semplici
e pratici per la conoscenza del proprio corpo e dei suoi adattamenti (di
origine traumatica, chirurgica, viscerale, degenerativa, posturale,
emozionale) in modo da aiutarci a riconoscere il malessere, il dolore come
il risultato di dinamiche che ci appartengono in modo profondo e personale,
e non come il risultato di un male che dall’esterno ci ha colpiti
inesorabilmente e di fronte al quale rimaniamo inermi. Questo permetterà
l’individuazione dell’approccio migliore per ristabilire il nostro
benessere. Il corpo come espressione del nostro vissuto, come mappa e
territorio del chi siamo, siamo stati e saremo. Il corpo come strumento di
conoscenza di se stessi.
Un percorso attraverso i malesseri più comuni, dal
dolore di schiena fino all’ernia discale, dal torcicollo fino al dolore alle
braccia, dall’artrosi fino al dolore alle ginocchia, dai problemi digestivi
fino alle cefalee … e molto altro ancora in percorsi non sempre lineari. In
una forma dialogata e concreta i partecipanti fin dall’inizio potranno
apportare i loro dubbi e i loro malesseri fisici. Ne cercheremo insieme
l’origine, e attraverso la conoscenza del sistema corpo e dei suoi
adattamenti individueremo quindi il modo migliore per
ristabilire il benessere avvalendoci di semplici tecniche “fai
da te” e di cambiamenti nello stile di vita. Quando ciò è
insufficiente impareremo a orientarci verso lo specialista più
adeguato al nostro problema, una scelta che spesso ci appare difficile e per
cui sentiamo di non avere le conoscenze adeguate.
· Ortopedia
:
Docente: Dott. Giuseppe Russo
Osteoporosi e Osteoartrosi - Evidenze epidemiologiche ed
approcci terapeutici –
Principali patologie scheletriche dell’età senile –
Fisioterapia o attività motoria adattata?
Gli argomenti delle due lezioni sono
strettamente connessi, trattando tutto ciò che è la terapia
dell’invecchiamento osteoarticolare dei principali distretti (colonna
vertebrale, anca, ginocchio ecc.)
Docente: dott. Gaetano
Scandariato
La terra e la luna –descrizione
della loro formazione e conformazione attuale
La conquista della Luna e gli
ultimi sviluppi legati alle missioni lunari ancora in corso
In collaborazione col centro
di cultura cinematografica
“Segni nuovi”